Decamerone etneo – Narrazione popolare: Gigino, pulce in calore, e la bella elefantessa

di Rocambole Garufi

La pulce Gigino non smise mai di vantarsi con tutti gli amici. Si sentiva una specie di barbiere di Siviglia…

“Tutti mi cercano tutti mi vogliono…”

Non ci fu femmina che non mise nel suo carniere.

Anche se la signora gli aveva dedicato appena appena un’occhiata schifata, Gigino gonfiava l’esile petto e mormorava agli amici:
“Quella lì mi sta morendo dietro!”
Insomma, come molti siciliani, Gigino era un don Quijote del sesso.
Ed infatti una mattina, vedendo passare un’elefantessa…
“Questa me la faccio!” disse e le saltò addosso.
Ovviamente, il pachiderma manco si accorse dello stupro subito e continuò tranquillamente nel suo cammino.
Stizzito, Gigino saltò giù e, presa una lunghissima rincorsa, andò diritto all’obiettivo.
Purtroppo, sbagliò la mira, forse deviato dal vento, e, anzicché il tesoretto, colpì un foruncoletto…
“Ahi!” fece l’elefantessa.
“Godi, bambolona, godi!” ansimò a quel punto Gigino, agitandosi tutto.

About Salvatore Paolo Garufi 

Salvatore Paolo (pseudonimo: Rocambole) Garufi, scrittore, è nato a Militello in Val di Catania (Sicilia) nel 1951. Attualmente in pensione, è stato insegnante di Letteratura, storia, filosofia e storia dell’arte nei licei. Vive a Militello in Val di Catania, dove ha fondato il Centro di documentazione storica “La Casa del Sogno Antico”. Scrive su questo sito, organo del neoromanticismo, movimento artistico-letterario.